Tutta la mia vita è stata segnata dalla consapevolezza di essere diversa, un po’ matta e decisamente poco convenzionale.
Gli ultimi, però, mi hanno resa fiera di questa differenza.
39 anni di me, della persona che ho imparato a conoscere in tutto questo tempo, ma di cui sono diventata orgogliosa solo molto, moltissimo tempo dopo.
Orgogliosa di arrivare a sera stanca e di aver voglia di lavorare anche in vacanza.
Orgogliosa di preferire un libro ad un film e sentirmi bellissima anche in tuta.
Orgogliosa di non sapere che numero c’è sulla bilancia, orgogliosa di dire una parolaccia, al momento giusto, su un palco.
Orgogliosa di valutare le persone in base all’energia che emanano e di aver imparato a sbattermene di cosa pensano di me.
Orgogliosa di parlare come uno psicologo che si è calato di acido, alle volte, orgogliosa di mischiare continuamente 5 lingue nella mia testa.
Orgogliosa di fare un giro in macchina senza meta, solo per farmi venire delle idee, orgogliosa di svegliarmi di notte per prendere appunti, se mi viene in mente qualcosa di importante.
Orgogliosa di saper tenere nella mia vita solo chi voglio davvero, orgogliosa di avere un pensiero indipendente ed irriverente.
Orgogliosa di parlare con i cani e diventare piccola quando sto con mio figlio, orgogliosa di non dare troppa importanza a quello che ci viene insegnato o obbligato a fare.
Orgogliosa di combattere per quel che credo, anche se non serve a nulla ed orgogliosa di poter risolvere molte brutte giornate con un bicchiere di GinTonic.
Sono orgogliosa di essere una mamma e una compagna terribilmente imperfetta, ma di riuscire sempre a scherzarci sopra.
Ti ricordi di quando giocavi a nascondino? Anche se sapevi di essere più lenta di quella che contava, anche se avevi paura di essere presa mentre correvi in salvo, anche se non avevi la certezza di fare tana, sapevi che prima o poi saresti dovuta uscire dal tuo nascondiglio.
E mentre ci restavi, avevi comunque l’ansia di essere scoperta… vero?
Adesso spiegami cos’è cambiato da allora…
A cos’è servito crescere, diventare una donna e magari diventare anche una mamma se ancora ti nascondi, se ancora resti paralizzata dalla paura, se ancora rimandi la tua corsa.
A cosa è servito il dolore, le esperienze, le delusioni, i sorrisi, le emozioni, le frustrazioni, l’eccitazione, i rimpianti…
Te ne rendi conto vero? Lo senti quel groppo allo stomaco che ti coglie in castagna mentre leggi queste parole…
Ecco allora sei ancora lì, la bimbetta impaurita nell’angolino che spera di poter evitare i rischi e le brutture della vita, evitandole però anche tutte le cose belle che nel frattempo potrebbe incontrare.
Sei quella?
Sappi che una volta lo eri e basta, non potevi fare altrimenti, ma ora, se lo sei ancora, è perché hai voluto esserlo…
Ora stai consapevolmente scegliendo di essere l’ombra di te stessa, di vivere a metà, di gettare ore delle tue giornate ogni giorno per qualcosa che non ami fare.
Quanto tempo pensi di avere a disposizione? Quante vite credi di poter ancora vivere?
Non ti è bastato tutto quello che è successo al mondo in questi 2 anni per farti saltare in piedi sulla seggiola a gridare: BASTA CAZZO! BASTAAAA!!!
Desideriamo sempre tante cose in questo periodo dell’anno, come se Babbo Natale potesse ancora esaudire i nostri desideri di bambini, ma mentre abbiamo imparato a comprarci i regali da soli, non proviamo quasi mai fare quel qualcosa che ci porterebbe un po’ più vicini ai nostri sogni.
Ci lamentiamo tanto, senza sosta, ogni volta che incontriamo qualcuno con cui parlare, soprattutto quest’anno, dove un buon motivo c’è anche, ma finiamo per crogiolarci in ciò che non va, cercando conforto nelle sfighe altrui.
Ci facciamo bloccare da mille paranoie, pur sapendo bene che non sono gli altri a vivere la nostra vita e non sono di certo le paure a pagare le bollette, eppure vincono sempre loro!
Io penso che soprattutto in questo momento non ci sia più spazio per queste cazzate, per dar retta a tutti quelli che incrociano la nostra strada dandoci la loro opinione, per lasciarci giudicare come se fossimo in un Talent show in tv.
Io non lo permetto più, non mi fermo più ad ascoltare tutti. Ma non perché mi sono montata la testa o perché mi sento ARRIVATA, ma perché sono CAMBIATA, certo.
Basta ritenerla una cosa negativa, è una cosa bella!!!
Io non sono stata più fortunata di voi, non ero affatto “portata”, non sono partita da una situazione più avvantaggiata di altri e non conoscevo le “persone giuste”.
Pensatela come volete, siete liberi di farlo, ma state solo cercando di giustificare le scuse che state raccontando alla vostra testa… io me ne raccontavo tante, lo so bene come funziona.
Io ero esattamente come voi oggi: INESPERTA. Però credevo in me, perché sapevo che altrimenti non ci avrebbe creduto NESSUNO.
Se sarete abbastanza forti da superare una prima fase iniziale di “gavetta”, come in tutte le cose, allora diventerete immuni ed inattaccabile perché insieme alla vostra CARRIERA e le vostre COMPETENZE, crescerà anche la vostra AUTOSTIMA.
E sarete diverse sì, non perché il successo e i soldi cambiano le persone, ma perché ci si fanno le ossa e le spalle larghe lungo il percorso per arrivarci e la differenza si nota.
Lo so, vi parlo spesso di questo argomento, perché è una delle grandi sfide personali su cui lavoro da tanto tempo: imparare a lasciarsi scivolare le cose di dosso.
So anche che la maggior parte di voi leggendo questa frase avrà fatto una piccola smorfia con la bocca, annuendo con la testa, come a dire “Eh, magari…”, vero?
So di non essere l’unica, ma so che è fattibile…
Se penso solo a qualche tempo fa, di passi avanti su questo aspetto ne ho fatti tantissimi e mi rendono davvero orgogliosa. Infatti, fino a 4/5 anni fa, il parere negativo o il giudizio cattivo di qualcuno (anche se non apparteneva al cerchio delle persone la cui opinione mi importa DAVVERO) mi avrebbe bloccato, paralizzato letteralmente e, cosa ancor peggiore, mi avrebbe portato a riconsiderare seriamente le mie scelte.
Ecco, cavolo, questo no, questo non dovete permetterlo MAI!!!
Anche perché un conto è essere una persona modesta, aperta mentalmente, che non si chiude nelle sue posizioni e nelle sue idee ritenendo che solo le sue siano quelle giuste e il parere degli altri è totalmente inutile, un conto è lasciarsi sempre condizionare dagli altri anche se siamo convinti del nostro pensiero, se è qualcosa di buono, di giusto per noi e soprattutto ci rende FELICI.
Non faccio altro che vedere questi due opposti, soprattutto nelle donne: la “sborona”, saccente, egocentrica e menefreghista e l’insicura, timida e titubante. Beh, pensate un po’? In mezzo ci sono proprio le persone con cui amo avere a che fare, con cui adoro lavorare, con cui mi piace avere degli scambi di opinioni, perché so che sono nella mia stessa barca e le loro difficoltà sono anche le mie e magari il modo in cui hanno risolto certi aspetti può essere d’aiuto anche a me (che in fin dei conti è il senso per cui scrivo…)
Ora non mi capita più di voler cambiare strada perché mi hanno detto che quel marciapiede è brutto o pericoloso, ma lo stesso avverto, di tanto in tanto, quel fastidioso prurito alla gola che mi farebbe venir voglia di guardare negli occhi la persona che mi ha ferito e sbrigarmela “alla vecchia maniera”, non con stupidi post/storie sui social o frecciatine inutili ad amici e conoscenti nella speranza che arrivino al tuo orecchio.
Ma purtroppo non è possibile, perché se quelle persone avessero davvero le p***e e meritassero davvero la mia attenzione, il problema non si porrebbe, quindi posso solo fare 2 cose:
Non guardarle più, non seguirle più, non parlarci più, non frequentarle più… non mi interessa minimamente di “controllarle” e sapere se lo fanno di nuovo (lo so che non bloccate molti dei vostri “nemici” proprio per quello…) ma è del vostro umore e della “salute mentale” che si parla, mica bazzeccole…
Sviluppare la mia autostima
E’ un argomento spinoso e delicato, che non voglio affrontare in questo momento, ma vi vorrei dire solo una cosa:
sappi che avere autostima significa semplicemente volersi bene, mettersi un pochino alla prova tutti i giorni per dimostrare a te stessa che ce la puoi fare, che puoi superare i tuoi limiti mentali. Significa avere il cuore pulito e la mente serena e tentare giorno dopo giorno di non farti fermare dalle tue paure. Significa guardare indietro nella tua vita e riconoscere che non sei rimasta al punto di partenza, che anche se non sei arrivata dove vorresti, in ogni caso non sei nemmeno rimasta dove sei partita. Significa accettare la donna che sei e volerle bene, prendersene cura. Significa che sei completa e perfetta così come sei, senza bisogno di appellativi, senza essere una moglie, una mamma, una manager, una donna di successo, una persona ricca… sei tu e basta e volente o nolente con te stessa ci devi “coabitare” tutta la vita, non puoi farti la guerra, non puoi trovare scuse, non puoi trovare continuamente degli appoggi, ci sei tu e prima di tutto tu. E un’ultima cosa, che mi avrai già sentito dire, ma lo ripeto: tu non sei un’albero, ok? Se non ti piace dove sei ti puoi spostare, se non ti piace come sei, puoi provare a cambiare e non confrontarti continuamente con gli altri, gli altri non sono dentro di te, gli altri non sono TE.
Ma ti prego, non chiuderti, non galleggiare 3 metri sopra il cielo dentro alla bolla tossica del tuo ego, non pensare di aver ragione solo tu, di essere capace solo tu, di essere meritevole solo tu, perché starai nella tua bolla da sola. E ti garantisco che come un bambino sa giocare da solo e anche bene, se può, sceglie comunque di giocare con i suoi amici, solo perché è più divertente.
Provaci…non ci sono limiti di tempo per questa prova 😉
La mia risposta è sempre stata un netto e semplice “No, Manu, lascia stare…”
Ogni volta che mi si presentava un’occasione nuova, magari diversa dal solito, magari più impegnativa o ambiziosa di quanto ero abituata fino ad allora, anche se con un potenziale di carriera, stile di vita o guadagno veramente invidiabile, la risposta della mia maledettissima vocina sabotatrice in testa era sempre la stessa: “NO”.
Negli ultimi due anni ho visto così tante persone dubitare di riuscire fare quello che davvero vorrebbero – me compresa – da essermi fatta un’idea molto precisa di cosa ci fa davvero preoccupare e bloccare davanti ad alcune scelte importanti.
E dato che odio fare la saputella, quella con la verità in tasca, vi racconto quali sono state le scuse che io stessa mi sono raccontata ed il mio percorso mentale nel passare da “NO” a “PERCHE’ NO?!”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “non ho voglia di sbattermi”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “mi sembra troppo difficile”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “ma cosa direbbero gli altri?”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “non ho tempo per dedicarmici…”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “ma figurati se funziona?!”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “non sono la tipa!”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un “si vabbè, uno su mille ce la fa”
a volte il mio “non so se ne sarei capace” era un ” ma come si trasformerebbe la mia vita se…”
Manu… E SE NON???
Cosa mi perderei se lasciassi comandare le mie paure? Quanto mi farebbe male se vedessi tutti quanti che ce la fanno tranne me? Cosa ne sarebbe della mia vita se non fossi mai disposta a lavorare su me stessa, uscire dalla mia zona di comfort e “pagare il prezzo” necessario?
Qui le risposte sono soggettive ovviamente e nessuna è opinabile, per quanto mi riguarda. Ognuno ha il diritto di vivere come vuole, di credere in quel che vuole e condurre la propria vita a modo suo, senza che nessuno abbia il diritto di giudicare…NESSUNO!
Ma se ci sono altre persone come me là fuori, che si sentono qualcosa ribollire nello stomaco, un fuoco – come lo chiamo io – una voglia di rivalsa, un desiderio bruciante e sono disposte ad imparare e lavorare con costanza e modestia, allora non è giusto che si lascino frenare dalla paura ed è proprio a loro che dedico questo articolo.
5 piccoli consigli per superare la paura di non farcela
Prova a fare ogni giorno qualcosa che esce dalla tua zona di comfort, qualcosa di semplice ed apparentemente insignificante, che però ti farà acquistare più fiducia in te e ti farà sembrare le novità meno spaventose
Prova a pensare cosa ti perderesti se ti lasciassi vincere dalle paure, come ti sentiresti? Cosa potresti perdere? Vivi l’ipotetico dolore e frustrazione dentro di te, saranno una bella benzina per non farti prendere quella strada.
Cerca di realizzare che gli errori sono una componente inevitabile in un qualsiasi processo di crescita, quindi non lasciarti fermare dai fallimenti, perché servono per migliorarsi ed imparare. Dopo tutto quando eri bambina e dovevi imparare a camminare ti sei lasciata demoralizzare dal fatto che cadessi di continuo?
Inizia seriamente a fregartene del giudizio degli altri, per me non c’è stato esercizio più difficile e più importante, ovvero smettere di pensare agli altri, ma cavolo, loro non sono noi! Questa è la nostra vita non la loro! Il loro pensiero è totalmente ininfluente ed abbiamo il grande potere di allontanare da noi le persone negative, critiche e lamentose… sempre!
Prova ad immaginarti come se fossi sempre un “work in progress”, una “versione beta” di te stessa, i cui ogni ostacolo serve a sviluppare le abilità necessarie e se qualcosa non funziona non significa che siamo difettosi o negati, dobbiamo solo modificare qualcosa nel processo!
Cambia il tuo punto di vista in un modo insolito
Leggendo il libro “Ego is the Enemy” di Ryan Holiday ho imparato a far mio un concetto davvero molto interessante ed insolito, che ha cambiato drasticamente la mia concezione di autostima, ovvero:
Se ti senti già troppo speciale, troppo sicura di te, smetti automaticamente di metterti in discussione e smetti di imparare! Ristagni solo nella tua arroganza (come capita fin troppo spesso a chi pensa di essere già arrivato…)
Sai di cosa avresti bisogno quindi? Non di più autostima, ma di più CORAGGIO!
E sai come si acquisisce il coraggio? Mettendosi in gioco!
Eh sì, perché il vero coraggio è procedere a piccoli passi nonostante la paura,
è riconoscere che quello che non sappiamo è molto più grande di quello che sappiamo
che ogni persona può insegnarci qualcosa lungo il percorso
che nessuno dei nostri piani è perfetto
che se il risultato non dipende da noi, da noi dipende però la determinazione a procedere nonostante le difficoltà.
Coraggio è rendersi conto che più ci apriamo ad apprendere qualcosa di nuovo, più ci sentiremo incompetenti, ma prima potremo scoprire la direzione che vorremo seguire nella vita.
Coraggio è riconoscere che a volte abbiamo sbagliato tutto, ma proprio per questo ora sappiamo come fare le cose diversamente e come migliorarci.
Ognuno di noi è semplicemente unico e possiamo usare la nostra unicità per costruire il futuro che desideriamo, perché nulla ci è dovuto, ma molto può essere conquistato se siamo pronti a rimboccarci le maniche.
Spero che questo Blogpost ti abbia messo una piccola pulce nell’orecchio, un semino, che se coltivato, ti porterà lontano.
Te lo auguro, anche se non ti conosco, con tutto il cuore.
Sia che tu abbia deciso di affacciarti sul mondo dei social per passione e passatempo, sia che tu abbia voluto trasformarli in una fonte di reddito, avrai di certo notato quanto tu sia esposto al giudizio e alle cattiverie altrui.
Mentre nella vita reale, infatti, le critiche sono mediamente meno (dato che è raro che le persone ti dicano in faccia ciò che pensano di te) oppure ti arrivano all’orecchio per interposta persona (e per quanto mi riguarda le chiacchiere ed i pettegolezzi hanno molto meno forza di una frase detta in faccia), beh, sui social non è così…
I cosiddetti “haters” sono tanti e, protetti dallo schermo, spesso sono nettamente più cattivi ed a volte davvero crudeli, di quanto tu ti possa immaginare.
Questo mi ha portato a riflettere su quanto sia diventato importante imparare a non dare importanza a ciò che gli altri dicono o pensano di te, a meno che non siano critiche costruttive o osservazioni provenienti da persone che ti vogliono bene e che quindi, a mio parere, dovrebbero quantomeno metterti la pulce nell’orecchio.
Ho raccolto, quindi, i 7 consigli che mi hanno pian piano insegnato a farmi scivolare le cose di dosso, cosa che fino a poco tempo fa trovavo quasi impossibile.
1_ BE SELF-AWARE
Se vuoi smettere di dare importanza a ciò che gli altri pensano di te, devi fare il possibile per avere una maggiore consapevolezza di te e migliorare la fiducia in te stessa. Lo so, ci vogliono anni e molti sforzi per imparare a volersi bene ed essere felici, ma ogni cammino è iniziato facendo piccoli passi verso la giusta direzione, prova quindi ad iniziare con questi:
Metti per iscritto tutto quello che ami di te, prenditi il tempo necessario a riconoscere che persona meravigliosa tu sia. Sono sicura che ti sorprenderai!
Lavora sull’accettazione dei difetti che non puoi cambiare. Non riuscirai mai ad essere sicura di te fino a quando non sarai in grado di accettare quelle cose di te che proprio non puoi modificare.
Fai più spesso ciò che ti fa star bene ed in cui sei brava. Ti sentirai subito più sicura di te trascorrendo del tempo nel fare quelle cose che ti fanno sentire abile e piena di talento.
Prenditi cura di te: inizia a fare esercizio fisico, mangiare correttamente, prenderti cura della tua pelle e dei tuoi capelli e indossa gli abiti che sanno valorizzare la tua figura, non il contrario!
2_ YOU DECIDE OVER YOUR LIFE
Esattamente come sei tu a decidere per la tua vita, così sei tu a scegliere come reagire al giudizio altrui. Una cosa è certa: non si può piacere a tutti e non si dovrebbe nemmeno cercare di accontentare tutti!
Molto probabilmente sono molti quelli che pensano che tu debba seguire una strada diversa nella tua vita: insegnanti, genitori o amici hanno spesso idee diverse in merito a ciò che dovresti fare, dire e indossare, ma di fatto, la cosa migliore che puoi fare è realizzare che non puoi accontentare tutti, ti basta solo fare ciò che è meglio per te.
Questa è la tua vita, tu vivi per te stesso e per chi ami, non per tutti gli altri che si limitano a transitare nella tua vita. Prima realizzerai che ci saranno sempre persone che cercheranno di buttarti giù, condizionarti o metterti il bastone tra le gambe, meglio è. Se questo pensiero ti sembrerà un boccone amaro da mandare giù, prova a pensare che spesso il comportamento di chi si dimostra meschino nei tuoi confronti è solo dato dalla sua insicurezza ed infelicità, oltretutto non è che il tentativo di apparire migliore facendo apparire te peggiore.
3_ REALIZE LIFE IS SHORT
Io sono dell’idea che la vita sia troppo breve per preoccuparsi di ciò che gli altri pensano di te. Le persone ti giudicheranno sempre e comunque ed in fin dei conti lo fai anche tu, involontariamente, è la nostra natura!
Viviamo una sola volta, questa è l’unica opportunità che abbiamo per essere noi stessi e fare, ove possibile, tutte le cose che sogniamo. Non vivere la tua vita nella paura del giudizio altrui.
Credo che una delle cose migliori che si possa fare sia circondarti di persone che ti vogliono bene e sono pronte a supportarti. Se non superano il numero di dita che hai in una mano ritieniti già molto, ma molto fortunata! Se una delle persone che ti turbano è una tua pseudo-amica, ad esempio, sappi che non hai bisogno di lei: gli amici devono aggiungere qualcosa di bello alla nostra vita e dovrebbero desiderare di vederci riuscire anziché fallire. Quindi se così non è, fanne a meno, ed impara ed essere prima di tuttto TU la tua migliore amica. Vedrai che trascorrendo più tempo con le persone che vogliono solo il meglio per te, diverrai una persona più felice e sprecherai meno energia preoccupandoti di ciò che gli altri pensano.
4_ DON’T FIGHT FIRE WITH FIRE
E’ vero, prima o poi tutti noi abbiamo pensato che il miglior modo per affrontare gli s*****i, sia fare altrettanto, ma tu sei migliore di loro. Anziché mostrarti altrettanto misera e irrispettosa, semplicemente evita di entrare in questo gioco sadico, lasciandoti tentare dal “lato oscuro” ;-P . Finiresti inevitabilmente per essere coinvolta in una lotta senza fine o in un circolo vizioso di malelingue, dal quale sarà difficile uscire.
Mi sento anche di consigliarti di non permettere MAI che gli altri vedano i tuoi turbamenti. Anche per chi è più sicuro di sè, non è sempre automatico riuscire a lasciarsi alle spalle i commenti altrui. Tuttavia, puoi impegnarti a controllare le tue reazioni emotive e a non consentire che gli altri percepiscano gli effetti dei loro commenti negativi su di te. Rimani calma e fai il possibile per non mostrarti frustrata, in modo da non mostrare che stai dando importanza ai suoi gesti.
5_ STOP ANALYZING EVERYTHING
Questo consiglio può essere davvero potente se sei una persona che, come me, tende ad analizzare eccessivamente le cose. Se tendi a rimuginare a lungo sui commenti che ti fanno, a chiederti spesso cosa pensano le persone di te o a non credere ai complimenti ricevuti (sembra assurdo, ma per me è stato così per moltissimo tempo!), rischi di non riuscire mai a sentirti bene con te stessa.
E allora anziché analizzare tutto questo, focalizza i tuoi pensieri sul rinforzo positivo ricevuto da altri e non sprecare la tua energia preoccupandoti di ciò che positivo non era. Insomma, distraiti con altre cose!
Tu sei il tuo peggior nemico quando si tratta di dare peso a ciò che gli altri pensano o dicono di te e quindi solo tu hai il potere di decidere quanta importanza dare al giudizio altrui.
6_ STAY POSITIVE
Anche nei momenti più difficili, quando magari a scuola vieni spesso preso di mira, ti senti sottovalutata dai tuoi colleghi, magari hai sentito dire cose davvero poco piacevoli sul tuo conto e ti sembra impossibile riuscire a vedere il lato positivo della medaglia, è proprio lì che devi sforzarti di prendere il controllo della tua mente per notare il risvolto positivo di ogni cosa. Stacca la mente, concentrati su tutte quelle cose che ti fanno sentire felice ed entusiasta, anziché su quelle che ti turbano o ti deprimono e fai il possibile per parlare di ciò che di buono ti circonda, anziché di cose negative.
Un’altra tecnica che, ti assicuro, è follemente efficace, anche se potrà metterti a disagio all’inizio, è quella di sforzarti di sorridere o, ancora meglio, di ridere spesso, anche senza motivo, soprattutto nella prima ora dopo esserti svegliata. Provaci: dì qualcosa di buffo, fai le smorfie allo specchio o guarda qualcosa di bello e divertente mentre fai colazione!
Infine, impara a vivere di più nel presente. Quando trascorri tanto tempo a preoccuparti degli errori che hai commesso in passato, degli “e se…”, lasciandoti terrorizzare dal futuro, non riuscirai nemmeno a vedere ciò che di bello la vita ti mette proprio davanti agli occhi. Il famoso Carpe Diem non è altro che questo: viviti il tuo presente, non come se domani dovessi morire, ma come se a stabilire i tuoi pensieri e la tua felicità del momento, ci fosse solo lui, l’adesso.
Lo so che può essere davvero difficile, MA, CHE IO SAPPIA, DIFFICILE NON E’ UN SINONIMO DI IMPOSSIBILE!
7_ WE’RE ONLY HUMANS AFTER ALL
Per concludere, vorrei solo dire che tutti noi commettiamo degli errori, sì lo so, è un grande cliché, ma assolutamente vero. Abbiamo tutti delle brutte giornate in cui tendiamo a fare o dire cose sbagliate, di cui poi ci pentiremo. Il segreto è non prendere sempre tutto sul personale.
Infatti, credo sia giusto realizzare che per la maggior parte del loro tempo le persone non stanno pensando a noi! Di norma, gli altri sono troppo assorti in se stessi o distratti per dedicarci il loro tempo e i loro sforzi. Questo pensiero è incredibilmente liberatorio! Ricorda: il 99% delle volte in cui temi che le persone ti stiano giudicando, tu sei l’ultima cosa che attraversa le loro menti…