Se vuoi fare un passo avanti devi perdere l’equilibrio per un attimo

equilibrio

Lo so, vi parlo spesso di questo argomento, perché è una delle grandi sfide personali su cui lavoro da tanto tempo: imparare a lasciarsi scivolare le cose di dosso.

So anche che la maggior parte di voi leggendo questa frase avrà fatto una piccola smorfia con la bocca, annuendo con la testa, come a dire “Eh, magari…”, vero?

So di non essere l’unica, ma so che è fattibile…

 

Se penso solo a qualche tempo fa, di passi avanti su questo aspetto ne ho fatti tantissimi e mi rendono davvero orgogliosa. Infatti, fino a 4/5 anni fa, il parere negativo o il giudizio cattivo di qualcuno (anche se non apparteneva al cerchio delle persone la cui opinione mi importa DAVVERO) mi avrebbe bloccato, paralizzato letteralmente e, cosa ancor peggiore, mi avrebbe portato a riconsiderare seriamente le mie scelte.

Ecco, cavolo, questo no, questo non dovete permetterlo MAI!!!

Anche perché un conto è essere una persona modesta, aperta mentalmente, che non si chiude nelle sue posizioni e nelle sue idee ritenendo che solo le sue siano quelle giuste e il parere degli altri è totalmente inutile, un conto è lasciarsi sempre condizionare dagli altri anche se siamo convinti del nostro pensiero, se è qualcosa di buono, di giusto per noi e soprattutto ci rende FELICI.

Non faccio altro che vedere questi due opposti, soprattutto nelle donne: la “sborona”, saccente, egocentrica e menefreghista e l’insicura, timida e titubante. Beh, pensate un po’? In mezzo ci sono proprio le persone con cui amo avere a che fare, con cui adoro lavorare, con cui mi piace avere degli scambi di opinioni, perché so che sono nella mia stessa barca e le loro difficoltà sono anche le mie e magari il modo in cui hanno risolto certi aspetti può essere d’aiuto anche a me (che in fin dei conti è il senso per cui scrivo…)

 

Ora non mi capita più di voler cambiare strada perché mi hanno detto che quel marciapiede è brutto o pericoloso, ma lo stesso avverto, di tanto in tanto, quel fastidioso prurito alla gola che mi farebbe venir voglia di guardare negli occhi la persona che mi ha ferito e sbrigarmela “alla vecchia maniera”, non con stupidi post/storie sui social o frecciatine inutili ad amici e conoscenti nella speranza che arrivino al tuo orecchio.

Ma purtroppo non è possibile, perché se quelle persone avessero davvero le p***e e meritassero davvero la mia attenzione, il problema non si porrebbe, quindi posso solo fare 2 cose:

  1. Non guardarle più, non seguirle più, non parlarci più, non frequentarle più… non mi interessa minimamente di “controllarle” e sapere se lo fanno di nuovo (lo so che non bloccate molti dei vostri “nemici” proprio per quello…) ma è del vostro umore e della “salute mentale” che si parla, mica bazzeccole…
  2. Sviluppare la mia autostima

 

E’ un argomento spinoso e delicato, che non voglio affrontare in questo momento, ma vi vorrei dire solo una cosa:

sappi che avere autostima significa semplicemente volersi bene, mettersi un pochino alla prova tutti i giorni per dimostrare a te stessa che ce la puoi fare, che puoi superare i tuoi limiti mentali. Significa avere il cuore pulito e la mente serena e tentare giorno dopo giorno di non farti fermare dalle tue paure. Significa guardare indietro nella tua vita e riconoscere che non sei rimasta al punto di partenza, che anche se non sei arrivata dove vorresti, in ogni caso non sei nemmeno rimasta dove sei partita. Significa accettare la donna che sei e volerle bene, prendersene cura. Significa che sei completa e perfetta così come sei, senza bisogno di appellativi, senza essere una moglie, una mamma, una manager, una donna di successo, una persona ricca… sei tu e basta e volente o nolente con te stessa ci devi “coabitare” tutta la vita, non puoi farti la guerra, non puoi trovare scuse, non puoi trovare continuamente degli appoggi, ci sei tu e prima di tutto tu. E un’ultima cosa, che mi avrai già sentito dire, ma lo ripeto: tu non sei un’albero, ok? Se non ti piace dove sei ti puoi spostare, se non ti piace come sei, puoi provare a cambiare e non confrontarti continuamente con gli altri, gli altri non sono dentro di te, gli altri non sono TE.

 

Ma ti prego, non chiuderti, non galleggiare 3 metri sopra il cielo dentro alla bolla tossica del tuo ego, non pensare di aver ragione solo tu, di essere capace solo tu, di essere meritevole solo tu, perché starai nella tua bolla da sola. E ti garantisco che come un bambino sa giocare da solo e anche bene, se può, sceglie comunque di giocare con i suoi amici, solo perché è più divertente.

 

Provaci…non ci sono limiti di tempo per questa prova 😉