Rimpianti vs Opportunità

𝐍𝐨𝐧 𝐫𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚𝐧𝐠𝐨 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨, 𝐦𝐚 𝐢𝐥 𝐭𝐞𝐦𝐩𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐡𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞, 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞’ 𝐥𝐞 𝐩𝐞𝐫𝐬𝐨𝐧𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐦𝐢 𝐚𝐩𝐩𝐚𝐫𝐭𝐞𝐧𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨, 𝐠𝐥𝐢 𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐬𝐢’

Dall’estate del 2018 lavoro a stretto contatto solo con “colleghi pelosi”, prima uno, ora due.

Dall’estate del 2018 gestisco la mia attività imprenditoriale senza limitazioni di spazio e di tempo, senza aver investito nulla e senza correre rischi.

Dall’estate del 2018 non indosso nè pantaloni a sigaretta con tacco, nè longuette con camicie (quindi potrei mettere in vendita metà del mio armadio…)

Dall’estate del 2018 non obbedisco agli ordini di nessuno, non punto la sveglia, sto con mio figlio quando voglio e vado in vacanza una volta al mese.

Non sono le cose belle quelle che voglio, ma i momenti felici, quelli con le persone che amo, quelli che mi fanno star bene con me stessa e mi fanno sentire che questa vita la sto vivendo davvero, senza limitarmi a sopravvivere o tirare a campare.

Ho quasi 40 anni e mai avrei pensato di vivere così quando ero ragazzina, perché inizi a pensarci ed apprezzare queste cose, solo se prima ti è passato un carro armato addosso e capisci cosa conta davvero e il potere che puoi avere nel condizionare il tuo futuro.

Alcuni la chiamano vecchiaia, altri consapevolezza, altri ancora follia… poco importa il nome che gli dai, conta solo poterlo fare.

Insieme a me ci sono altre migliaia di donne e uomini che la pensano così, per questo siamo una community eccezionale, per questo lavoriamo ogni giorno per costruire la nostra indipendenza economica e c’è posto anche per te, se scegli di fare la differenza nella tua vita ed in quella degli altri.

Ti ricordi quando giocavi a nascondino?

Ti ricordi di quando giocavi a nascondino?
Anche se sapevi di essere più lenta di quella che contava,
anche se avevi paura di essere presa mentre correvi in salvo,
anche se non avevi la certezza di fare tana,
sapevi che prima o poi saresti dovuta uscire dal tuo nascondiglio.

E mentre ci restavi, avevi comunque l’ansia di essere scoperta… vero?

Adesso spiegami cos’è cambiato da allora…

A cos’è servito crescere,
diventare una donna e
magari diventare anche una mamma
se ancora ti nascondi,
se ancora resti paralizzata dalla paura,
se ancora rimandi la tua corsa.

A cosa è servito il dolore,
le esperienze,
le delusioni,
i sorrisi,
le emozioni,
le frustrazioni,
l’eccitazione,
i rimpianti…

Te ne rendi conto vero?
Lo senti quel groppo allo stomaco che ti coglie in castagna mentre leggi queste parole…

Ecco allora sei ancora lì,
la bimbetta impaurita nell’angolino che spera di poter evitare i rischi e le brutture della vita,
evitandole però anche tutte le cose belle che nel frattempo potrebbe incontrare.

Sei quella?

Sappi che una volta lo eri e basta,
non potevi fare altrimenti,
ma ora, se lo sei ancora,
è perché hai voluto esserlo…

Ora stai consapevolmente scegliendo di essere l’ombra di te stessa,
di vivere a metà,
di gettare ore delle tue giornate ogni giorno per qualcosa che non ami fare.

Quanto tempo pensi di avere a disposizione?
Quante vite credi di poter ancora vivere?

Non ti è bastato tutto quello che è successo al mondo in questi 2 anni per farti saltare in piedi sulla seggiola a gridare: BASTA CAZZO!
BASTAAAA!!!

È ora di vivere,
non di sopravvivere.