Il giorno in cui mi laureai…

Il giorno in cui mi laureai… lo ricordo come se fosse ieri, nonostante siano ormai passati 16 anni.

Doveva essere un giorno felicissimo per me, avevo finito un percorso di studi impegnativo in Economia e Marketing Internazionale, ora potevo avere la mia indipendenza, trovare il lavoro dei miei sogni, iniziare la mia vita…
e invece fu un giorno difficilissimo, perché la mia famiglia stava passando uno dei periodi più bui che riuscissi a ricordare.

Ma non vi voglio raccontare questo, questa è la mia vita privata, non va sui social.

Amo lo stesso questa foto, perché mi ricorda quando ancora pensavo “I miei mi hanno insegnato questo, mi hanno cresciuto così”

Volevano che studiassi, che mi trovassi un buon lavoro, che mi sposassi con un uomo “importante” e accettassi il mondo, le sue regole ed i suoi ritmi perchè “così è la vita per tutti, purtroppo”.

Non li ho mai sopportati questi discorsi e ringrazio i miei genitori per avermi accettato comunque ribelle e combattiva com’ero (e come sono…)

L’università è stata un passeggiata rispetto a tutto quello che ho studiato dopo, da sola.
La mia carriera come Manager è stata una barzelletta rispetto a quella da Imprenditrice Digitale.
E beh… mantenere un rapporto d’amore più che uno di comodo è stato nettamente più impegnativo.

Arriva un giorno dove devi smettere di ragionare come una figlia (e succede molto prima che tu diventi madre) e prendere la tua strada, le tue decisioni, senza dare la colpa di come sei al tuo passato o come sei stata cresciuta.

Tu sei tu.
Tu puoi cambiare ciò che spesso sembra già scritto, prima che lo vivi davvero.

Ma devi esserne consapevole… è un po’ folle.

L’estetista cinica che non è in me

Stamattina ho condiviso sul mio profilo Instagram alcune storie di questa grande imprenditrice, Cristina Fogazzi o Estetista Cinica. Potete pensare ciò che preferite delle motivazioni che l’hanno portata al successo, ma vi voglio dare il mio punto di vista.

Io non avevo il suo coraggio.

L’aprire un’attività commerciale mi ha sempre spaventato, perché avevo davanti agli occhi l’esempio di Luca col suo centro estetico, quando l’ho conosciuto e di mia suocera e sapevo bene quanti costi, sacrifici ed incognite ci sono dietro.

Io non ho mai pensato di mettermi in proprio.

Vengo da una famiglia in cui il valore era studiare, trovarsi un buon lavoro, farlo al meglio possibile e tener duro, perche questa è la vita.

Io non avevo neanche un briciolo della sua competenza.

Non avevo passioni o interessi particolari, non avevo conoscenze approfondire in nulla, tutto ciò che so ora l’ho acquisito col tempo, studiando, lavorando e facendo.

Per questo ho scelto il network.

Mi sembrava la strada più semplice e remunerativa per una persona che ha queste caratteristiche, che parte da zero, che non è interessata ad aprire il suo negozio, che non ha denaro da investire, non si vuole indebitare e che non ha conoscenze.

Ma ora ho capito che il network non è il FINE, è il MEZZO.

È lo strumento che mi ha aperto tantissime porte, che mi ha permesso di avere il tempo e il denaro per crescere altri progetti digitali che altrimenti non avrei potuto sviluppare.

Che mi avrebbe comunque permesso di sviluppare i miei canali social, di crearmi una community, di acquisire conoscenze e competenze da usare per tantissime altre cose, di prendermi cura di me, del mio corpo e della mia salute più facilmente.

Quindi no, non ho avuto il suo stesso spirito imprenditoriale all’inizio, ho dovuto crescere e fare un percorso, ma ora posso tirar fuori dal cassetto qualcosa di inaspettato.

Vedrete!

Come trovare l’idea killer per rendersi unici

Trovare l’idea killer per rendersi uniciIeri stavo parlando con una ragazza che mi ha chiesto una mano per crescere sui social, allargare la sua cerchia di followers e sviluppare il suo personal branding, perché ormai vede questo mondo già troppo colmo di mamme e donne che promuovono il loro “Ho perso 20 kg chiedimi come”.

Ho trovato questa sua osservazione davvero mirata e pungente e tralaltro riflette il mio pensiero. Non fraintendetemi, non ho nulla contro le persone che decidono di raccontare sui social come hanno fatto per rimettersi in forma, perché anch’io racconto che prodotti uso, quel che mangio, quali sport provo e sono sempre alla ricerca di novità ed idee.

Ma mettiamoci dalla parte di chi scorre il newsfeed: tu da chi saresti attratta?

Da centinaia di persone molto simili, con lo stesso post in sponsorizzazione, che consigliano le stesse cose, che postano foto di colazioni o barattolini di vario genere, selfie di visi sorridenti con frasi motivazionali famose o da una foto che ti porta nel mondo di chi l’ha scattata ed una caption che ti racconta qualcosa?

 

All’inizio sì, era così: lo stile “Happy&Healthy” era qualcosa di nuovo, che ti metteva di buonumore, che ti incuriosiva, ma adesso è troppo visto per poter continuare a reiterare questo modello.

Hai mai seguito Madonna? Ok, non è l’esempio più moderno del secolo, ma è molto calzante per qualcuno della mia generazione: il suo segreto è stato essere camaleontica, è rimasta sulla cresta dell’onda per così tanti anni perché ha saputo trasformarsi ed adattarsi alle mode del momento, spesso anticipandole.

 

Ora, non ti chiedo di inventarti nulla di nuovo, ma se vuoi emergere dalla massa nel 2019 DEVI CREARE LA TUA UNICITA’.

 

Per questo voglio condividere qui il consiglio n.1 che do a tutte coloro che vogliono iniziare un’attività online, di qualunque genere sia. Che tu voglia fare la Networker, l’Influencer, la Brand Ambassador, la Blogger, la Vlogger, la YouTuber, la Content Creator, l’Affiliate Marketing o non so che altro… ti consiglio di prenderti un attimo di tempo e mettere nero su bianco le risposte a queste domande:

 

1.Chi sei?

Sei una mamma, una studentessa, una modella, una cuoca, una viaggiatrice, una sportiva, una make up artist, un’impiegata con un sogno nel cassetto? Non importa se non sei una strafiga dalla vita patinata, tu sei unica e meravigliosa, devi solo imparare a comunicarlo.

2.Cos’hai di speciale da offrire?

Deve trattarsi di qualcosa che già conosci, che fa parte di te. Qualcosa che pian piano è andato a costruire il tuo bagaglio di conoscenze e competenze, per lo più per interesse personale. Possono essere anche degli aspetti caratteriali o esperienze del tuo passato che ti hanno resa la donna che sei oggi.

3.Cosa ti appassiona?

Questa è una domanda cruciale. Solo se incentrerai il tuo business su qualcosa che ti appassiona, riuscirai a portarlo avanti nel tempo, a superare i momenti di down dove vorresti mollare tutto e nasconderti. Solo la passione ti porterà a bucare lo schermo, perché gli altri te la leggeranno in faccia e si lasceranno coinvolgere da te e dalla tua genuinità.

4.Per cosa ti apprezzano gli altri?

Hai mai provato a chiederlo? Ti assicuro che saltano fuori delle risposte geniali e spesso inaspettate, che ti faranno guardare te stessa con occhi doversi. Hai mai dato consigli a qualcuno? Per quali aspetti di te ricevi più complimenti? Cerca di fare mente locale e usare e valorizzare quello che hai.

Io chiamo questo passaggio “DIVENTARE UNA #GIRLBOSS” , non una brutta copia di qualcuno che ha più personalità di te, solo perché TU pensi di non averne altrettanta. Non sarai ma uguale, non sarai mai altrettanto brava in qualcosa in cui eccelle un’altra persona, perché tu sei tu e ti esprimerai a modo tuo, in ciò che ti piace, con il tuo stile di vita e con il tuo modo di parlare.
Ispirarsi e copiare sono due cose molto diverse.
Quindi lascia stare cosa penserebbero le persone di te se uscissi dal tuo guscio, cerca di capire cosa vuoi ed insegui il tuo sogno. Mettici tutto quello che hai: il tuo impegno, il tuo tempo libero, le persone di cui ti circondi, il modo in cui tratti te stessa ed il tuo corpo e soprattutto la direzione dei tuoi pensieri. 
Sono sicura che se combinerai duro lavoro, creatività e determinazione, la magia inizierà a succedere anche per te.
Il resto, lo possiamo imparare insieme.