La Comunicazione sui Social

In un mondo dove tutti si autoproclamano qualcosa (sono tutti leader, tutti coach, tutti formatori, tutti social media manager, tutti influencer, tutti imprenditrici digitali) quanto è difficile fare la differenza ed emergere dalla massa?

Tantissimo… e sono sicura che ve ne sarete resi conto anche voi!

A me non ha mai portato nulla di buono fare la “sborona” dicendo di essere chi non ero, la gente non è stupida, si rende perfettamente conto, prima o poi, se ti stai facendo bella con nomi altisonanti o se sotto c’è della sostanza , quindi, segui questo mio consiglio :

Lascia che le persone entrino nella tua vita, racconta loro la tua storia in modo reale e potente, suscita emozioni, fuggi dal conformismo.

Non importa se non hai un passato tragico o un’esperienza memorabile, il solo fatto di condividerlo e aprirti ti renderà indimenticabile.

Corri il rischio di condividere qualcosa che ti ha fatto soffrire, ma che ti ha insegnato qualcosa, sarà un piccolo regalo per le altre persone!
Potrebbe essere un semplice attimo di dubbio, un momento della tua vita in cui le cose non andavano bene, mostra agli altri quali erano i tuoi problemi e spiega loro come li hai superati.

La comunicazione serve per connettersi con gli altri, non per raggiungere obiettivi, come convincere, vendere o qualsiasi altra ragione meschina. Pensare alla comunicazione in questo modo ti farà solo fallire!

Non concentrarti sul risultato ma sul percorso, credi in qualcosa, lotta per qualcosa, prendi posizione.
Perché se non combatti per qualcosa, finirai con niente.

E chi l’avrebbe mai detto…

 

Manu Fantini, 20Mag'19-30

Ve l’avevo promesso ed ora sono qui. Questo è il mio debito di onestà nei confronti di chi mi segue, la mia scelta sui social: mostrare le mie fragilità, i miei momenti di vittoria e quelli di sconfitta. Parlo apertamente di come convivo con le mie insicurezze, i momenti di tristezza e le strategie che adotto. Ho raccontato dei disturbi alimentari di cui ho sofferto da ragazza e non c’è nulla di cui vergognarsi, anzi, il modello Wonder Woman è irrealistico e non mi interessa.

Ma oggi vi voglio raccontare del mio lavoro, di come sta evolvendo, perché amo essere trasparente e perché ogni giorno mi scrivono tantissime donne e colleghe da altre aziende che cercano un modo per “farcela” o si chiedono come mai le storie di successo siano sempre quelle degli altri e mai le loro.

 

So bene cosa vuol dire quando tutto questo sembra solo un miraggio, una favola per pochi o, ancora peggio, qualcosa da evitare perché fa trasformare la gente in squali pronti a tutto, decisamente troppo spacconi.

E su questo, ragazze, ci posso fare ben poco, alle volte penso davvero che il soldo faccia venir fuori la parte peggiore di noi – o forse quella più vera che tenevamo nascosta perché non ci sentivamo ancora giustificati a mostrarla… Ma le persone che stimo di più e che davvero hanno fatto la differenza nella loro vita ed in quella degli altri non sono così, quindi la mia conclusione è:

vi state affidando alle persone sbagliate oppure state seguendo un modello ed un metodo sbagliato per voi.

 

Il lavoro di Networker si può fare in centinaia di modi diversi, non esiste uno giusto e uno sbagliato, ne esiste solo uno adatto a noi oppure no. Come non si può fare entrare un cerchio in un quadrato, non possiamo noi parlare con le persone, postare contenuti e consigliare qualcosa che non sentiamo davvero nostro, che non ci entusiasma, in cui non ci riconosciamo e di cui non andiamo fieri.

Noi siamo esattamente come il nostro pubblico: fiutiamo l’odore di una cazzata a migliaia di gigabyte di distanza, quindi smettiamola di cercare ogni tipo di sotterfugio per attirare persone e smettiamola anche di insistere per una strada solo perché l’unico valore che ci hanno insegnato è “Tieni duro e non mollare” al posto di “Sii flessibile e rimani aperto mentalmente”.

Insomma:

se le vostre azioni continuano a non portarvi risultati, continuate a farle solo perché così dimostrate a voi stessi di avere la tempra giusta? Se una strada continua a portarvi a Roma mentre voi volete andate a Milano, non la cambiate? Se l’uomo per cui avete preso una cotta non vi ricambia, continuate a corteggiarlo?

Sono sicura che mi direte di no…

Eppure continuate a scrivermi “No, ma io non mollo, i risultati arriveranno…”, “No ma perché io amo questi prodotti, non li cambierei mai…”, “No, ma perché è tutta colpa di tizio, caio e sempronio…”

 

Fermati… pensa… che valore ha il tuo tempo? Che valore ha il tuo denaro? Che valore hanno  tuoi sogni?

Ma soprattutto: vuoi essere a vita un consumatore o vuoi essere un imprenditore?

 

Io ho semplicemente fatto questo.

Una notte (grazie al mio moroso/compagno/migliore amico – ormai non so più come definirlo…) ho fermato la ruota da criceto su cui correvo. Tutti mi dicevano che ero brava, che avevo del potenziale, ogni giorno ricevevo dei feedback stupendi da parte di chi mi segue e questo mi riempiva il cuore, sfruttavo i social in tanti modi diversi e così mi sono creata una carriera e tanta esperienza, ma in questo settore non puoi permetterti di pensare solo a te stessa e devi dimostrare qualcosa con i numeri.

I numeri parlano, le parole stanno a zero. Ed è vero.

 

Così ho provato di nuovo e mi sono rimessa in gioco. Il mio team, che ringrazio dal profondo del cuore perché senza di loro tutto questo non sarebbe stato possibile, mi ha seguito e mi ha dato fiducia. Nel mese di agosto, in cui solitamente pochi lavorano e quasi tutti, me compresa, vanno in ferie, ho più che quadruplicato il mio vecchio stipendio.

E se per voi parlare di denaro è volgare per me non lo è, perché io vivo di questo e chiunque si avvicina a questo mondo lo fa o per arrotondare o per potersi licenziare dal suo lavoro attuale o per arricchirsi senza vendere l’anima al diavolo.

 

Qui ho trovato tanta modestia e semplicità, tanti consigli concreti, tanta collaborazione, tanta qualità dei prodotti e tanta meritocrazia. Qui, chi lo vuole davvero e ha qualcosa da dire, può ribaltare la sua vita anche se non sa nulla di digital marketing, non ha competenze in comunicazione online e ha sempre usato i social per condividere foto di famiglia, senza nemmeno sapere cosa sia Instagram!

Per questo ci penso io. A voi basta metterci passione, costanza e voglia di mettervi in gioco. Punto.

Apriamolo quel cavolo di cassetto zeppo di sogni che avevamo messo da parte… #TheFutureIsYoursToCreate