Io adoro il caffè, soprattutto quello al ginseng: è un pausa, un piccolo e semplice piacere, il momento in cui, da bravi italiani, stacchiamo la spina e magari socializziamo un pò… peccato che il nostro caffè sia così breve!!!
Ho sentito tante informazioni discordanti sul caffè, soprattutto quando si decide di seguire un regime alimentare controllato o una detox, quindi avevo bisogno di fare un pò di chiarezza: insomma, il caffè, fa male o fa bene?
Quante tazze al giorno?
Il caffè e il tè senza zucchero hanno poche calorie quindi possono tranquillamente essere assunti anche a dieta. Tuttavia è comunque una buona abitudine non abusare delle bevande nervine, che potrebbero influire negativamente sul nostro sistema nervoso e sulla pressione arteriosa. E’ molto importante, inoltre, scegliere con cura il dolcificante: meglio evitare lo zucchero bianco raffinato, a favore dei dolcificanti naturali.
La quantità ideale da assumere sono tre tazzine al giorno, da diminuire se, in contemporanea, si assumono altre bevande eccitanti.
Il caffè brucia i grassi?
Sfatiamo falsi miti: il caffè ha poche calorie, aiuta a fermare la fame, ma non fa dimagrire nè brucia i grassi. E’ tuttavia dimostrato che elevate quantità possono accelerare il metabolismo per l’effetto delle xantine. Non bisogna, però, trascurare il fatto che la caffeina possa a sua volta essere responsabile di tremori, nervosismo e tachicardia.
Inoltre, ancora una volta, bisogna tener conto dell’apporto calorico di una tazzina, che non supera le 2 calorie se non si aggiunge lo zucchero, mentre con un cucchiaino di zucchero raggiungiamo le 20 calorie.
Quale dolcificante scegliere?
Se si bevono un paio di tazzine al giorno, si può tranquillamente usare lo zucchero, a meno che non siate diabetici. Io consiglio sempre di usare lo zucchero di canna grezzo, che è nettamente diverso da quello tradizionale in commercio, perchè è veramente poco dolce. Molto spesso, infatti, lo zucchero di canna è semplicemente zucchero caramellato, quindi non facciamoci ingannare! In alternativa si può usare il fruttosio, ma ricordandosi che è calorico quanto lo zucchero, solo che, essendo più dolce, se ne usa di meno. Altre opzioni sono la stevia, che però tenderà a modificare leggermente il gusto del caffè perchè ha un sapore tendente alla liquirizia e lo sciroppo d’agave. Infine potete usare anche il “trucchetto” di macchiare il caffè con il latte, soprattutto quello di riso, di cocco o di mandorla, per renderlo più dolce al palato.
Meglio quello filtrato o l’espresso?
Come avrete capito, spesso per me una mini tazzina di espresso è troppo poco, soprattutto a colazione o in pausa, quindi amo anche alternarlo con il caffè americano. E’ effettivamente una questione di gusti. Attenzione, però, che un caffè americano non è per forza un caffè annacquato: una tazza filtrata all’americana ha il doppio di caffeina di una tazzina di espresso!
Ma quali sono gli effetti positivi, allora?
A conclusione, rimango sempre sul mio mantra alimentare: scegliere un pò di tutto, ma di buona qualità e senza mai esagerare 😉