Amare significa prendersi cura

 

Progetto senza titolo (10)

Come mamma cerco di insegnargli ad affrontare la vita, ad avere un suo pensiero sulle cose, a difendersi dai bulli, ad essere gentile ed educato e ad impegnarsi nello studio. Ma come mamma, è anche mio dovere insegnargli cosa fa bene e cosa fa male.

Ormai lo sappiamo tutte: soprattutto per i bambini gli zuccheri, i fritti e i grassi fanno male, mentre il cibo fresco, di stagione e la cucina semplice fanno bene… Niente di più semplice no?

Eppure no… io ormai mi sono sentita dire un milione di volte: “Mamma, io questo non lo voglio”, “Ma questa pasta è marrone! Io non la mangio…”, “I filini delle verdure mi fanno schifo!”, “Questa cosa non mi ispira, mangiala tu…”, “Ma il latte di riso non è tanto buono!” ecc… E’ capitato anche a voi???

Immagino proprio di sì e così, per amore del quieto vivere o per la paura che non mangino nulla per cena, molliamo e gliela diamo vinta.

Sì, è capitato anche a me ed a volte penso che sia giusto “mollare” un pò: non ho intenzione di privarlo sempre di un Esta thè, una patatina fritta o una giuggiola oppure di farlo sentire “diverso” ad una festa di compleanno, cerco solo di non farla diventare un’abitudine 🙂

Ho notato che moltissime volte, dando il buon esempio in casa, sia io che mio marito, giorno dopo giorno, con pazienza e, se vogliamo, anche un pò di fantasia a tavola, sono riuscita a rendere normali ed apprezzate alcune semplici abitudini riguardo la verdura.

Altre volte, invece, devo ammettere che assaggiare un quadrotto di peperone giallo può diventare un vero e proprio atto eroico, un segnale di grande coraggio!!!!

Però ne vale la pena, tantissimo, per tanti motivi che non mi si addice spiegare nel dettaglio, dato che non sono un pediatra, ma mi bastano 3 motivazioni per continuare a sforzarmi e a provarci e ve le dico in modo molto semplice:

  1. fino ai 10 anni si forma la memoria delle cellule e se il numero di cellule di grasso è alto già da bambini, poi tenderà a restare immutato anche da grandi, rendendo molto più difficile il dimagrimento
  2. consumare molto zucchero, ad esempio, non solo aumenta il rischio di sviluppare il diabete, danneggia le ossa, i denti ed il fegato, ma porta iperattività ed una vera e propria dipendenza, sia dal punto di vista fisiologico che da quello psicologico (i nostri bambini vedranno i dolci come una ricompensa). Inoltre lo zucchero fornisce calorie vuote, ovvero apporta tante calorie senza dare sazietà, perciò è facile abusarne!
  3. sono sicura che una mangiare bene lo porti ad ammalarsi meno e a crescere meglio. Niente di più, niente di meno.

 

Dato che l’educazione alimentare nelle scuole è ancora agli albori, sento che è un mio compito spiegargliela un pò, ma se siete mamme anche voi, saprete che è molto più difficile far diventare un’abitudine mangiare regolarmente frutta e verdura, la pasta “marrone” perché integrale o il latte senza lattosio, che buttare una semplice e comoda merendina nello zainetto la mattina!

E allora facciamoci aiutare, dato che al giorno d’oggi c’è ogni genere di integratore al mondo, facciamoci dare una mano dall’integrazione!

Sia chiaro, per quanto mi riguarda L’INTEGRAZIONE NON PUÒ MAI SOSTITUIRE L’ALIMENTAZIONE, mai… però ci viene in soccorso non poco, soprattutto con i nostri piccoli.

A partire da oggi, martedì 25 Settembre 2018, l’azienda con a quale collaboro offre la possibilità a chiunque abbia uno o più bambini, di integrale il loro apporto giornaliero di frutta e verdura GRATUITAMENTE!

Mi spiego meglio: se una mamma, un papà o anche un semplice parente, decide di acquistare per suo uso personale gli integratori di frutta e verdura liofilizzati (e io consiglio sempre anche quelli di bacche alle donne, che sono un toccasana per le gambe!), l’azienda OMAGGERA’ la famiglia di una fornitura di frutta e verdura in forma di gommose, che sono molto più buone e divertenti per i nostri bambini (valido per i bambini ed i ragazzi dai 4 ai 21 anni).

Io la trovo un’iniziativa strepitosa e di fatti stamattina ho inserto il mio ordine, perchè non vedo l’ora di farle assaggiare al mio tato, al posto di una giuggiola o di una caramella e di tenermene una busta in borsa per quando mi viene un languorino o voglia di qualcosa di dolce mentre sono fuori casa 😉

Per maggiori info, potete scrivermi al form di contatto di questo sito, collegarvi ai miei social o ascoltare questo video:

Dedicato alle mamme, da una mamma

Alle mamme, da una mamma

Dedico a tutte le mamme un pensiero, che proviene dal mio cuore di mamma, perché è questo il viaggio più bello della vita, il lavoro più duro, la sfida più grande e l’insegnamento più importante della mia vita.

Pensavo di non essere adatta a fare la mamma, pensavo semplicemente che questo mondo non facesse per me…fino a quando non ho visto le due lineette rosa su quel piccolo bastoncino bianco di plastica.

Pensavo che mi avrebbe preso l’ansia, la paura, il disagio, eppure no!

Solo un’immensa, indescrivibile gioia, una scarica di elettricità che ha scosso tutto il mio corpo e ha contagiato anche il mio compagno, che esplodeva di felicità ed agitazione:

non riuscivamo più a stare fermi e a trattenere le lacrime…

Allora non potevo immaginare come sarebbe stato questo viaggio, quante cose avrebbe potuto insegnarmi, quanto sarei cambiata e cresciuta proprio insieme al mio bimbo.

Già, non si nasce imparati a fare la mamma…

come in tutte le cose autentiche ed importanti, è il percorso che ha valore, è trovarsi dentro una situazione e imparare a gestirla e a dedicarcisi con amore.

E’ come leggere un libro e accorgersi che le parole piano piano ci entrano dentro e ci cambiano, ci abitano, ci arricchiscono.

Lui, il mio bimbo… con i suoi ritmi, i suoi pianti, il suo calore, la sua morbidezza, la sua dolcezza, il suo carattere deciso, le sue domande, i suoi capricci, hanno sgretolato il mio modo di essere fino a quel momento e hanno costruito un castello bellissimo, con gli stessi mattoni, ma una malta solida e flessibile.

Ora non esiste più l’orgoglio quando sono ferita o offesa, non posso “mettere il muso” o andare in un’altra stanza e togliergli la parola, gli insegnerei solo a portare rancore.

Non esiste più l’essere di fretta e non aver tempo di rispettare i suoi ritmi e ascoltare le sue storie, lo farei solo sentire poco importante.

Non esiste più pensare alle mie priorità, le cose importanti da fare per un adulto, come la lavatrice o riordinare, mentre lui vorrebbe solo giocare: i bimbi non si ricorderanno se la casa è pulita, ma se leggevi loro le fiabe.

Non esiste più la linea diretta tra un’emozione negativa e la sua manifestazione: come posso permettere a me stessa di arrabbiarmi senza un valido motivo o essere troppo nervosa dopo una giornata dura? Lui vedrebbe in me solo un adulto poco simpatico e poco piacevole e magari non vorrebbe nemmeno diventare grande come me.

Non posso più dare per scontato le mie parole e le mie azioni, lui prenderà esempio da me, è una grande responsabilità ed il mio desiderio è cercare di non fargli vedere il mondo così brutto così come tendiamo a pensarlo solitamente.

Con il mio bimbo ho imparato a contare fino a 100, a pensare ai miei stessi pensieri, a non centellinare mai un bacio, ad ascoltare a cuore aperto e a lasciarmi ferire, nel profondo, come solo lui riesce a fare quando sento di averlo deluso…

Che tutte voi mamme possiate avere la forza e la vulnerabilità che può rendere felice il suo bambino.

Il nostro essere è pura e semplice magia.